| Cosa c’è di più vero di un sogno che ci  portiamo dentro?Ledia Freguglia a quel sogno dà forma e  colori attraverso le sue tele.
 Tra “Realtà, Fantasia e Sentimento”, come  lei stessa suggerisce, si dipana un percorso pittorico che parte da lontano,  fin da quando, da bambina, affronta le prime tele.
 Poi la scelta dell’acquerello, il  passaggio alla tempera e infine l’approdo al colore ad olio.
 Una scelta tecnica che le permette di  esprimere con più forza e vigore la sua poetica.
Pittrice figurativa di tendenza  simbolista, Ledia Freguglia mette a nudo il proprio universo interiore,  attraverso un lavorio di scavo nel profondo, per attingere a quel patrimonio di  sentimenti che appartengono al genere umano.La realtà diviene pretesto ed al di là  delle tentazioni descrittive, la pittrice percorre i sentieri di una ricerca  che la spinge verso verità ben più profonde e suggestive.
 In un contesto di forte simbologia, la  definizione dei contenuti e l’invenzione della composizione divengono  fondamentali, il disegno assume un rilievo significativo e il colore è  strumento per accelerare il passo verso le verità più profonde.
 La simbologia viene utilizzata per  trasmettere in modo diretto, forte, il pensiero, che non è più suggerito, ma  esposto, come il massimo della forzatura interiore, come gesto e scelta  dichiarata, per confrontarsi con la vita e con lo sguardo esterno.
Una pittura di fatti interiori che vuole  chiamare a sé l’attenzione e lo sguardo dell’osservatore, per avviare quel  dialogo che supera il monologo interiore.Tante situazioni emotive e sentimenti si  accavallano come le stagioni della vita, accompagnati da una sofferenza che  scandisce il tempo, fra tentazioni e sogni infranti.
 Non una sfida, ma il desiderio di  guardarsi dentro e aprire i propri sogni all’altro; la consapevolezza di quanto  sia necessario e ineludibile il gettare lo sguardo sui fantasmi della propria  interiorità, per imparare a guardarli con occhi pacati, prima ancora che si  proiettino all’esterno.
Una pittura che va alla ricerca di una  sincerità che i sentimenti, così come la natura, possono restituirci per  affrontare con più armonia il viaggio della vita.Una pittura nella quale protagonista è la  donna, con quel crogiuolo di sentimenti, fra gioie e tabù, ferite e laceranti  speranze.
La galleria dei sentimenti apre allora  squarci pittorici, come in “Un Amore Ferito” e “Tutto tramonta”; ci proietta su  paesaggi aperti, come in “La rosa sull’acqua”, “Paesaggio sul fiume”,  “Rinascita”; dà corpo a colori finalmente caldi e passionali, come il rosso e  il giallo, in opere come “Isola Felice”, “Fioritura”, “Girasoli”, quadri nei  quali la calda solarità del giallo, il rosso fuoco ed il marrone della  carnagione della figura femminile danno al sentimento della felicità uno spessore  di piena e viva sensualità.Una donna finalmente libera o che lo sta  per diventare, come in “Metamorfosi”, dopo l’oppressivo e angosciante confronto  con falsi tabù che l’imprigionano, in una lotta sofferta, come ne “Il  sacrificio”. Mentre in talune occasioni la natura si rivolge contro se stessa,  con in “Avidi tentacoli”.
 Brandelli di vecchi ricordi spiaggiati  dopo la deriva dei sentimenti. Passata la tempesta che ha squassato l’anima,  cosa rimane?
 I fiori azzurri dei “Pensieri in libertà”  e il simbolismo dichiarato di “Dove nasce una vita”. Una vita dove il destino  gioca pesante, nelle forme come nei colori, ma dove c’è spazio per la speranza,  per i tocchi tenui, per un simbolismo dolce e sognante.
Per sogni che diventano pittura. |